Nell’articolo precedente si parlava di Creators: The Past, film italiano fantasy-fantascienza del 2019, ora disponibile in streaming su Prime Video: è stato un grande flop al botteghino, ha ricevuto critiche spietate, e contiene numerosi riferimenti a varie teorie del complotto.
E non abbiamo ancora parlato di lei.
Eleonora Fani
Eleonora Fani è psicologa e psicoterapeuta, appassionata di arte e mitologia, e “Ha approfondito numerosi campi della medicina non convenzionale, conseguendo il diploma in omeopatia di Hahnemann e quello di ipnositerapeuta” (dalla biografia sul suo sito ufficiale). Ha studiato recitazione, “scritto la sceneggiatura di Creators - The Past insieme a Piergiuseppe Zaia [...] è inoltre il direttore di produzione e l’attrice protagonista”.
Sì, Eleonora Fani è anche attrice protagonista; interpreta Lady Airre, creatura aliena portata in scena in un’inutile, offensiva, fuori contesto ed obsoleta black face, utilizzata per non si sa bene quale motivo. Come se non bastasse, si scopre che questa Creator ha avuto in passato una relazione con Gesù, anch’egli evidentemente alieno, e dal quale ha avuto un figlio nel 2002 ad Ivrea, in provincia di Torino (!?!?!?)
La Fani, per il suo esordio come attrice, si è sottoposta a “otto ore di trucco prostetico per ogni giorno di ripresa” che ha incluso, appunto, la colorazione bruna di ogni lembo di pelle visibile.
Ha inoltre messo a disposizione come set per alcune riprese la sua casa ottagonale (fonte, fonte).
Arianrhod
La casa, che si chiama Arianrhod ed è segnata anche su Google Maps, è “la dimora degli Dei”:
non è una casa qualsiasi, è un affresco sulla mitologia, un acquerello a tinte forti e un nutrimento per l’anima. [...] Arianrhod significa ruota d’argento ed è il nome celtico di un’antica divinità lunare iperborea, [...] simboleggiava la ruota della trasformazione e della rinascita così come il numero otto che, se rovesciato, rappresenta il simbolo dell’infinito. [...] Il visitatore viene così introdotto in una foresta di simboli, forme di simulacri che stormiscono e sussurrano molte storie che gradualmente lo introducono passo passo in un labirintico cammino iniziatico.
È il risultato di una sapiente e accurata progettazione, voluta, pensata, ideata e realizzata da una donna che ha studiato per molti anni il mondo esoterico e mitologico: [...] Graziella Mizzani Corio Fani, [...] per gli amici semplicemente “Gea”.
Autrice, [...] artista, pittrice, scultrice, arredatrice, decoratrice, stilista di abiti e bijoux, organizzatrice di eventi culturali [...]
Una donna che sembra lei stessa una Dea, intelligentemente colta e sapientemente generosa e disponibile [...]
Arianrhod è una sua creatura. [...] Vive in questa casa meravigliosa, con vista sul Lago d’Orta, dal 2008 con la sua bellissima figlia Eleonora Fani e 4 splendidi gatti. Tutti i quadri presenti nell’abitazione sono di sua creazione [...] Gea organizza incontri, eventi e seminari nell’ambito esoterico.
Tratto da un post che mostra anche molte foto della casa, su un forum la cui estetica ci riporta ai gloriosi anni Novanta.
Fun fact: il trono di Lord Kanaff nel film, cioè il pezzo fisico della scenografia, la Fani se lo è portato a casa (ne parla anche in un video tutto sulla casa). Si tratta un trono in legno massello che nel marzo 2020 era stato per un periodo all’interno del centro commerciale Gli Orsi a Biella come iniziativa promozionale.
Creators, il libro
Anche Graziella Mizzani Corio Fani, la mamma di Eleonora Fani, sembra dunque un personaggio alquanto peculiare. Le due donne sono autrici del libro omonimo del film, scritto in concomitanza con la produzione del film e in vendita, tra gli altri, su Amazon e alla Feltrinelli.
Pubblicato nel 2020 dal Gruppo Albatros (che peraltro invita, dalla home del proprio sito, a inviare manoscritti inediti da valutare per la pubblicazione), il libro era già stato presentato, insieme a nuovi trailer del film, all’Oltre lo specchio Film Festival nel 2019. Questa particolare edizione, forse autopubblicata, riporta in copertina il sottotitolo “... la Storia Vera”.
La psicologia archetipica
La Fani, che non risulta ad oggi iscritta all’albo degli psicologi, si è laureata in psicologia con una tesi “in ambito Hillmaniano”.
James Hillman, psicologo statunitense di matrice junghiana e fondatore della “psicologia archetipica”, sembra per lo più ignorato dalla psicologia ufficiale, e si trovano su di lui soprattutto articoli e video da fonti di dubbia autorevolezza dove si parla di anima, immaginazione, destino, miti e simboli, a volte di alchimia e astrologia, e viene descritto come un visionario e un provocatore, che ha il coraggio di pensare in modo indipendente: “è visto da molti suoi colleghi come un pensatore profondamente sovversivo, una spina nel fianco degli psicologi rispettabili” (...un linguaggio e un’ideologia di riferimento che suonano molto affini a quelli del tipico complottismo).
La stessa Wikipedia riporta che la comunità degli psicologi non ha mai accolto bene le sue teorie: “ma Hillman procede per la sua strada” e le sue idee, negli anni, troveranno seguito tra artisti e scrittori. Già la Wikipedia inglese riporta diverse critiche: la mia preferita è quella per cui “il lavoro di Hillman esiste in una “bolla di irrealtà” fuori dal tempo” (traduzione mia), ma si parla anche del suo rifiuto a crescere e maturare come manifestazione di “una nevrosi nello spettro narcisistico”.
Anche youtuber
Eleonora Fani è anche piuttosto attiva sul suo canale YouTube, aperto a gennaio 2020. Nel corso di lunghe live, conversazioni con la madre o interviste con personaggi vari, disquisisce di argomenti che comprendono: la pandemia e gli interessi economici dei vaccini, Bill Gates e le nanotecnologie, le antenne del 5G, la manipolazione delle elezioni americane e il Pizzagate, traffico di bambini e produzione dell’adrenocromo, rapimenti alieni, tentativi di ibridazione genetica ed esperimenti sugli umani, riprogrammazione della mente, razze aliene, ecc. (per citarne solo una minima, minima parte).
Insomma, la Fani è esordiente nel cinema, ma veterana nel mondo delle teorie delle complotto, delle quali sfoggia una conoscenza profonda e appare erudita sostenitrice e divulgatrice.
E Zaia?
Anche il regista Piergiuseppe Zaia sembra gravitare nello stesso ambiente culturale. In un’intervista si dichiara un sostenitore delle tante tesi presenti nel film, che condivide con la Fani, e parla inoltre di quella
... attualità nascosta che ormai è di pubblico dominio. Ormai sul web si parla continuamente di alieni [...]. Noi abbiamo convertito il nostro credo in una favola.
Parlando di lui, la Fani ribadisce:
Ad entrambi poi piace vedere un po’ oltre la realtà e siamo convinti che quello che noi crediamo sia reale non sempre è realmente avvenuto, o non proprio come ce lo hanno raccontato. [...] abbiamo cercato di dare una versione alternativa della storia dell’uomo. [...] siamo convinti che ci sia una grossa fetta di verità, ovviamente romanzata, all’interno di questo film fantasy. [...] Siamo abituati a farci raccontare tutto dalla televisione e dai media, a non porci tante domande, e noi invece cerchiamo di stuzzicare la curiosità e l’intuito delle persone e di risvegliare magari in qualcuno l’idea che forse tutto quello in cui abbiamo creduto fino ad ora forse non è proprio così.
Fun fact: la sorella del regista ha un gatto di nome James Tiberius Kirk, come il capitano dell’Enterprise interpretato da William Shatner.
Altro fun fact: Piergiuseppe Zaia appare in Creators: The Past in un breve cameo, nei panni di un personaggio qualsiasi e di poca importanza: Gesù Cristo. Che, ricordiamo, è alieno. E ha un figlio da Lady Airre.
Ma non divaghiamo.
A qualcuno piace complotto
Nonostante il disastro commerciale e le numerose critiche negative, c’è chi, tuttavia, ha molto apprezzato questo film. Lo dimostrano ad esempio tanti commenti simili a questi, che ho trovato sotto una video-recensione:
[...] il film è godibilissimo, ti cattura e fa riflettere. Le scene sono epiche e poetiche allo stesso tempo, l’impatto visivo e uditivo è sconvolgente e finalmente una trama non scontata con personaggi ambivalenti e non stereotipati [...] certo un film fatto per persone dotate di intelletto ed era ora!!! [...] ringrazio il regista per aver messo tante informazioni perché dove ci sta il tanto... ci sta il poco per chi è in grado di comprendere!
[...] Probabilmente un taglio di 17 min dai 114 originali hanno complicato un po’ il filo logico (molti non lo sanno) forse la censura ha colpito le parti dove si attacca chiesa, governi,banche,case farmaceutiche ma palati fini hanno colto sicuramente messaggi e spunti su cui riflettere lontano dall’oscuro monopolio hollywoodiano.
[...] la storia è vera [...]. Questo film è stato creato per una presa di coscienza sulle menzogne dette in tanti milioni di anni. Sveglia dormienti.
Sembra che commenti simili, e spesso con toni ben più aggressivi, siano fioccati a volontà a chiunque parlasse male del film (qui si parla, tra le altre cose, della “violenza mediatica” subita da molti recensori).
Anche gli account ufficiali del film riportano qualche commento dei fan:
Ma proviamo ad analizzare questo tipo di commenti: cos’hanno in comune?
- Hanno solo giudizi positivi per il film
- Mostrano una padronanza approssimativa di ortografia, morfosintassi e punteggiatura
- Alludono a una possibile censura
- Fanno riferimento al fatto che l’opera sia destinata a un determinato pubblico (“per persone dotate di intelletto”, “palati fini”), ben distinto dalla massa illetterata dei “dormienti”
Estetica del complotto
La fotografia di questo film, così come l’interior design di Arianrhod, sfoggia uno stile denso, barocco, massimalista. È un’estetica pacchiana, quasi circense, che ostenta un eccesso di colori sgargianti e disarmonici e che emerge anche nelle locandine sgraziate e nei siti innavigabili.
La censura colpisce ancora
E queste scene tagliate, di cui parlano alcuni commenti?
Ho trovato solo un video, dal canale Flusso di Coscienza, che mostra “Scene Inedite, Esclusive ed Eliminate del Film “Creators:The Past”. Offerte gentilmente dalla Produzione In esclusiva Assoluta e Mondiale per il Nostro canale YouTube” (addirittura!).
In realtà solo 3 minuti e mezzo, sui 48 totali del video, mostrano scene tagliate (per il resto, una voce fuori campo ci istruisce su teorie complottiste). Quella più interessante vede Sofy, la donna rapita dagli alieni (o meglio, addotta), che straparla in un vicolo del centro storico, ignorata dai passanti:
Noi siamo solo un esperimento. Guardatevi intorno! Gli alieni sono ovunque! [...] Ci controllano! Siamo solo cavie per le case farmaceutiche, e schiavi dei governi, e delle grandi banche.
In generale, il film viene descritto come “coraggioso”: affronta argomenti “spinosi”, dà fastidio ai potenti (come l’“oscuro monopolio hollywoodiano”) e per questo motivo è stato osteggiato, ovvero poco pubblicizzato, distribuito in poche sale cinematografiche (118 sale italiane nell’ottobre 2020), reso introvabile sia in DVD che in streaming per oltre due anni dopo l’uscita.
Questa ostilità sarebbe il segnale di un impegno deliberato per ostacolare la diffusione di informazioni scomode e, di conseguenza, vere.
Anche gli autori amano ribadire (come ad esempio la Fani in questa intervista) che Creators, pur essendo una rappresentazione della realtà fedele ai fatti (quasi un documentario), viene presentato in forma romanzata e come un’opera di finzione fantasy/sci-fi con l’obiettivo preciso di evitare la censura. Per la stessa ragione è stato autoprodotto e autofinanziato, in modo da non dover dipendere da grandi finanziatori e subirne l’influenza e la censura.
Lo spauracchio della censura serve a dimostrare, da una parte, la veridicità e genuinità delle informazioni proposte, nonché la loro importanza (sono così importanti da costituire un potenziale pericolo per coloro che detengono il potere, incluso il potere di esercitare la censura) e, dall’altra parte, serve a giustificare la scarsa diffusione delle informazioni stesse: un po’ perché, appunto, attivamente ostacolate dai potenti, un po’ perché, a volte, vengono intenzionalmente condivise di soppiatto e tra pochi fidati eletti per mantenerle autentiche e inalterate da possibili manipolazioni (e in più, tutto questo conferisce loro un’aura di mistero molto attraente). L’artista che diffonde la verità, dunque, rimane puro di cuore ma poco noto, mentre la fama arriva per chi contribuisce a portare avanti l’agenda del “sistema”, della “politica imperante”, del “pensiero unico”, e quant’altro (ne parla parecchio la Fani in questa intervista).
Un film di un certo di tipo, per gente di un certo di tipo
Creators risulta incomprensibile ai più: certo, la sceneggiatura farraginosa, la regia inesperta e il montaggio raffazzonato non sono di alcun aiuto - ma l’opera sembra volutamente elitaria e rivolta a un target molto particolare, dotato di una certa predisposizione mentale e di un ampio bagaglio di conoscenze pregresse. “Qui ci vuole una laurea in cospiro-derilogogia per capirci qualcosa”, dice una video-analisi del film, e gli autori stessi ne sono ben consapevoli: Zaia spiega che chi conosce già questi argomenti può cogliere più significati e l’opera risulta “più interessante magari per un pubblico adulto e colto e ricercatore”.
Anche la Fani sembra sostenere che Creators sia destinato a “noi esseri umani di un certo tipo”, mentre gli ignoranti in materia, non potendo capire il film, ne coglieranno le suggestioni.
Lo scopo dichiarato del film sembra consistere nello svelare la verità che ci è stata nascosta. Non è però pensato come un classico mezzo di propaganda che possa far conoscere su larga scala queste teorie tramite un’esposizione chiara ed esplicita. No: in questo senso, l’opera attinge alla psicologia hillmaniana, e parla per simboli per arrivare dritta all’inconscio del pubblico. Il significato simbolico, infatti, “agisce più in profondità, perché non si ferma all’aspetto superficiale, logico, razionale” ma resta dentro e lascia una sorta di seme che potrà poi svilupparsi. L’intenzione del film è “cogliere degli aspetti già presenti nell’inconscio collettivo e portarli al pubblico in maniera più evidente per agevolare un’evoluzione”.
Insomma, anche se l’hai guardato e non ti è piaciuto, Creators ha comunque raggiunto il suo scopo: infilarti suggestioni nell’inconscio.
Ma non sarebbe stato più efficace perseguire questo obiettivo attraverso un film bello, scritto bene, coinvolgente, che rispetti i canoni dell’arte cinematografica e che risulti comprensibile anche ai profani?
Credo che le scelte stilistiche di Creators siamo un po’ come gli errori di ortografia nelle e-mail di phishing: chi è in grado di notare l’ortografia è, probabilmente, anche più propenso a riconoscere una truffa. Queste persone non sono il target del truffatore e sarebbero una perdita di tempo. La pessima scrittura della mail è intenzionale e serve a fare una prima scrematura per assicurarsi che coloro che rispondono abbiano un livello di creduloneria adeguato a renderli possibili vittime del raggiro (una spiegazione ad esempio qui).
Per me la bruttezza di questo film, così come l’estetica delle locandine di cui dicevo prima, è un filtro per selezionare quella fetta di popolazione che potrebbe avere già una propensione al complottismo, e attirarla verso il lato oscuro dell’informazione. Alla fine il mio titolo è sbagliato: non è incapacità, è scelta. Sanno fare i film di un certo tipo, per gente di un certo di tipo.
Per concludere
Questa storia è comunque per me di grande ispirazione. Per me che soffro da sempre di un senso di inadeguatezza paralizzante e mi impongo standard di assoluta perfezione in tutto quello che faccio, questo film vale più di mille frasi motivazionali (“Done is better than perfect”, “Progress not perfection”, “Start before you’re ready”, e simili).
È un invito alla creazione, a procedere per la nostra strada con sfrontatezza e senza remore, ad esprimere noi stessi con la premessa consapevole che non potremmo mai piacere a tutti.
Ecco, magari facciamolo con moderazione, che a volte la nostra strada è sbagliata.
Se non ti basta: risorse interessanti per approfondire
- Il Kolossal italiano sparito nel NULLA, il video di Yotobi che ha fatto conoscere Creators a tutti i fortunati che se lo erano persi al cinema (20 ottobre 2022).
- Sei hai due ore libere, questo video approfondisce “Simboli ed esoterismo” del film (da un punto di vista complottistico) e sembra promettente.
- Gli account ufficiali del film: Instagram, Facebook, YouTube, X Twitter (il sito ufficiale sembra attualmente in manutenzione).
Fonti
- Creators: The Past, Wikipedia
- Creators: The Past, IMDb
- Creators The Past, Appuntamento al Cinema
- Alla ricerca di Creators: Film made in Biella uscirà “entro due o tre mesi”, Cineturismo (4 marzo 2016)
- Cinema, Zaia: “Il mio film è quasi pronto per il debutto mondiale”, News Biella (5 dicembre 2017)
- Intervista a Eleonora Fani di Massimo Taramasco, YouTube (23 agosto 2020)
- Intervista a Piergiuseppe Zaia del Dimash Multicultural Club, YouTube (1 settembre 2020)
- Film Colossal di Fantascienza Creators - The Past: Intervista ai produttori, La Fantascienza (19 settembre 2020)
- Creators – The Past: nelle sale il kolossal di fantascienza made in Italy, Italy for Movies (29 settembre 2020)
- Creators The Past, videointervista a Jennifer Mischiati, Spettacolo Mania (7 ottobre 2020)
- Creators - The Past: i segreti del colossal fantasy made in Italy svelati dagli autori, Coming Soon (9 ottobre 2020)
- Eleonora Fani annuncia l’uscita del film su Amazon Prime Video, YouTube (4 febbraio 2023)
- Creators – The Past, l’attesa è finita. Lo S-cult italiano sbarca su Prime Video, NPC Magazine (7 febbraio 2023)
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